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Tac spirale: addio tumore ai polmoni

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Ancora un altro passo avanti della tecnologia nella cura dei tumori. Dopo la notizia dell’introduzione in Italia della radioterapia in 6D, un’altra novità potrebbe cambiare le sorti del cancro ai polmoni.

Si tratta della forma di cancro più difficile da battere, un killer che da 50 anni miete vittime. Ma è nato lo strumento che potrà finalmente tenergli testa. Si chiama Tac spirale e in due terzi dei casi esaminati ha evitato la chemioterapia.

Si tratta di un esame molto accurato che rileva la presenza di un nodulo polmonare con una frequenza 7 volte maggiore rispetto alla radiografia del torace, come ha spiegato l’Istituto Europeo di Oncologia, secondo cui “basta una dose molto bassa di radiazioni ionizzanti, senza mezzo di contrasto ed in tempi rapidi“.

Dalle indagini svolte dall’IEO dal 1999 al 2009 su oltre 6mila volontari forti fumatori o ex fumatori, è emerso che la diagnosi precoce attraverso la Tac spirale, ha permesso di diagnosticare sui 297 tumori il 75% nella fase iniziale, e nell’89% l’asportazione chirurgica dell’intera massa tumorale. Dati confermati dallo studio Cosmos, secondo cui i pazienti sottoposti a Tac spirale hanno una mortalità inferiore del 20% rispetto ai pazienti sottoposti solo alla radiografia del torace.

Soddisfazione da parte dell’oncologo Umberto Veronesi: “Se cominciassimo domani a fare la Tac spirale a basso dosaggio salveremmo 6.500 vite l’anno”. E Massimo Bellomi, uno dei componenti del team di ricerca ha spiegato: “L’esame è accurato, si esegue in 6 secondi e i livelli di esposizione alle radiazioni ionizzanti sono inferiori al 70% della dose raccomandata per gli studi diagnostici dalle normative europee e dalle leggi italiane.

Fino ad ora, secondo Bellomi sono state 40 mila le Tac spirali eseguite nell’ambito dello studio Cosmos. “Con questa tecnologia aggiunge – siamo in grado di individuare tumori anche di soli 0,6 millimetri. E sui nostri volontari, soggetti ad alto rischio, abbiamo individuato un tumore ogni 12 persone in 10 anni (la percentuale è dello 0,8% l’anno)“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.