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HIV, al Bambin Gesù si sperimenta il primo vaccino pediatrico

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È stato attivato ieri presso il nuovo Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, il primo Clinical Trial Center, all’interno del quale è stata già avviata la sperimentazione del primo vaccino terapeutico al mondo per bambini infetti da HIV.

Si tratta del primo centro in una struttura sanitaria italiana. Nel corso di quest’anno, nella sua fase pilota, al Clinical Trial Center saranno condotte circa 40 sperimentazioni, oltre a quella già attivata ieri sul vaccino dell’HIV.

Anticipando il nuovo “Regolamento pediatrico” con il quale il Parlamento Europeo obbliga le case farmaceutiche a svolgere sperimentazioni per garantire la sicurezza e l’efficacia di tutti i farmaci usati in pediatria, il Centro Trials è una realtà di grandissima importanza. Si pone infatti l’obiettivo di ovviare alle lacune legate alla sperimentazione in merito alle indicazioni cliniche, per i dosaggi e per le formulazioni dei medicinali, assicurando così cure più adeguati ai piccoli pazienti.

L’attività del Centro è ambulatoriale, sia in ricovero ordinario sia in day hospital, e si affida a personale preparato per eseguire sperimentazioni farmacologiche in età evolutiva.

All’inaugurazione del centro, oltre alla neo presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, era presente anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha affermato: “Il Centro proietta la città in una nuova dimensione di volano per un rapporto virtuoso ed etico tra il mondo della ricerca e dell’assistenza e quello dell’industria farmaceutica, a tutto vantaggio della salute dei piccoli pazienti . Per questi rappresenta un progetto pilota a livello nazionale e non è un caso che nasca nel più grande ospedale pediatrico del mondo per dimensioni e casistica, nel cuore di Roma“.

Un altro passo per sconfiggere il virus dell’HIV.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.