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Tutti i segreti del cancro al seno. Ne esistono 10 diversi tipi

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Colpisce circa 1 donna su 10 nell’arco della vita e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono sesso femminile. È il cancro al seno, che, secondo i dati AIRC, è stato diagnosticato ad oggi a 37 mila italiane.

Ma è facile dire “cancro al seno”, visto che in realtà questa definizione cela ben 10 diverse sottocategorie, come rivela la più grande ricerca nel suo genere, pubblicata sulla rivista Nature e finanziata dal Cancer Research UK, che potrebbe rivoluzionare l’ABC della medicina sul tumore alla mammella.

Si tratta, infatti, di una scoperta sensazionale, che porta i medici sempre più vicini al Santo Graal della personalizzazione delle cure per ogni singola donna e alla riscrittura delle linee guida sui farmaci e sui test diagnostici. “È una ricerca incredibilmente eccitante che ha il potenziale per cambiare il volto del carcinoma della mammella, da come diagnosticarlo a come trattarlo, fino al follow-up della malattia”, spiega la responsabile della ricerca, la dottoressa Julia Wilson.

Attualmente, quando a una donna viene diagnosticato questo tumore, la malattia viene classificata in 4 categorie, semplicemente osservando il tessuto al microscopio. Ciò fornisce informazioni su quanto tempo una donna ha ancora probabilità di sopravvivere e su quali farmaci saranno efficaci. Ma il sistema è tutt’altro che infallibile. Ora, però, l’analisi genetica accurata di 2.000 casi di tumore ha rivelato l’esistenza di 10 sottotipi della malattia, che agiscono diversamente all’interno di un gruppo di particolari geni che regolano la crescita e la diffusione della malattia.

Questo cambia davvero il modo in cui pensiamo il cancro al seno – spiega il dottor Harpal Singh, chief executive del Cancer Research UK- non più come una singola malattia, ma, in realtà, come ben 10 malattie ben distinte, a seconda di quali geni vengono attivati. E si aprono le porte allo sviluppo di farmaci che contrastino direttamente i loro effetti. La conoscenza della genetica di ogni singolo tipo di malattia può accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci, consentendo alle donne di effettuare trattamenti su misura per il loro tumore“. Il che vuol dire risparmiare alle donne che non ne hanno bisogno, cure che potrebbero essere inutili, ma anche riuscire a risolvere i casi più gravi.

Ora c’è bisogno di altre ricerche e per lo sviluppo di nuovi farmaci ci vorrà ancora più tempo, ma potrebbe cambiare subito il modo di eseguire i test clinici e le donne potranno beneficiare di questa eccezionale scoperta nel giro di pochi mesi. “In sostanza –conclude Julia Wilson- l’intero percorso del paziente potrebbe cambiare. Questo è un altro importante tassello nel nostro obiettivo per fare in modo che le donne ricevano trattamenti specifici e su misura per il loro particolare tipo di cancro al seno“.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.