il capo vi stressa

Il capo vi stressa? Diteglielo!

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Siete stanchi di sopportare passivamente il vostro capo e di mandare giù, ogni volta, bocconi amari subendo, in un obbligatorio silenzio, i soprusi e le ingiustizie nel vostro ufficio?

Ora basta, ne va della vostra salute! Infatti, secondo uno studio svedese, i lavoratori stressati dai loro capi e che non protestano, corrono un rischio doppio di attacco cardiaco, anche letale, rispetto ai colleghi che si oppongono manifestando tutta la propria rabbia.

La ricerca, pubblicata sul “Journal of Epidemiology and Community Health“, sottolinea che nei lavoratori “mobbizzati” la pressione schizza frequentemente in alto e i problemi cardiocircolatori e le malattie in genere sono più frequenti. Lo studio condotto dall’Università di Stoccolma ha monitorato 2.755 uomini nell’arco di tempo che va dai primi anni Novanta fino al 2003, valutando una serie di parametri tra cui pressione, indice di massa corporea, colesterolo, e indagando sull’approccio tenuto da ogni lavoratore per fronteggiare i conflitti in ufficio. Nel corso dello studio si sono verificate 47 morti per attacco cardiaco o cardiopatia nel gruppo monitorato.

Dopo aver corretto i dati per il grado di malessere in ufficio, si è scoperto che i lavoratori che immagazzinano più rabbia tendono ad essere vittime di infarti e/o cardiopatie. Questo dato per ora è relativo solo agli uomini, infatti i pochi decessi avvenuti tra le donne non permettono di giungere a conclusioni chiare.

Quindi la soluzione è quella di svuotare il sacco e parlare con il proprio capo (parlare non urlare, gli effetti sulla propria carriera dobbiamo comunque tenerli presenti!) come spiega al quotidiano britannico “The Independent” Constanze Leineweber dello Stress Research Institute dell’ateneo di Stoccolma, che ha diretto lo studio: «È sempre meglio dire che ci si sente maltrattati e cercare di trovare soluzioni costruttive. Abbiamo scoperto un aumento del rischio fra coloro che non parlano con il proprio capo. Devono esserci delle strade per ridurre questo pericolo. Naturalmente, l’ideale sarebbe avere un ambiente di lavoro privo di conflitti. Ma questo non è sempre possibile».

Ma se proprio non resistete e avete i nervi a fior di pelle… URLATE e dite al vostro capo cosa veramente non va, sottolineando il fatto che se si lavora in armonia si lavora sicuramente meglio. Ma non dimenticate di aver a portata di mano una copia di questa ricerca da utilizzare come giustificazione del vostro attacco di rabbia… sperando che serva a limitare i danni!

Lazzaro Langellotti

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