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Il pregiudizio sessuale si impara all’asilo

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Osservando dei neonati o bambini piccolissimi giocare ci rendiamo conto che la scelta dei giochi è piuttosto casuale. Si afferra tutto ciò che si ha sotto mano senza vincoli e senza pensare se l’oggetto che stiamo per prendere tra le nostre mani sia prevalentemente usato da maschi o femmine.

Le prime differenze iniziano ad emergere con le fasi di socializzazione primaria: prima i genitori e poi la scuola indirizzano i bambini verso ruoli legati al genere e così le bambine tenderanno a giocare con le bambole e i maschi con le macchinine.

Ciò indurrebbe a pensare che le preferenze non sono innate ma manipolate dagli adulti. Questo è quanto ha scoperto lo studio di un’equipe di ricerca della Pennsylvania State University e pubblicato su Child Development. Analizzando che ruolo ha la scuola nel far nascere gli stereotipi sessuali, si è scoperto che gli insegnanti hanno un ruolo decisivo nel far nascere i pregiudizi sessuali.

La ricerca si è svolta osservando per due settimane 57 bambini dai 3 ai 5 anni e iscritti in due asili diversi. I due asili avevano un uguale numero di bambini e di insegnanti. Ma la differenza era nell’approccio educativo impartito ai bambini dagli insegnanti.

In un asilo è stato chiesto di non educare i bambini facendo le distinzioni in base al sesso, mentre nell’altro le maestre dovevano rivolgersi ai bambini con un linguaggio che era marcatamente sessista e dovevano promuovere azioni che facessero capire chiaramente che ci sono differenze tra maschi e femmine, ad esempio i bambini dovevano disporsi in fila in base al proprio genere.

Si è stati attenti però ad evitare, in entrambi casi, di dare giudizi di merito per ognuno dei sessi per non indurre i bambini a far propri dei pregiudizi sessuali.

Durante le due settimane i bambini sono stati attentamente osservati e al termine sono stati anche intervistati dai ricercatori proprio per verificare se i bambini avessero cambiato le loro abitudini di gioco e/o sviluppato dei pregiudizi di natura sessuale.

I risultati riportano che nel primo asilo i bambini non hanno mutato il proprio atteggiamento nei confronti dell’altro sesso, ignorando tutti gli stereotipi di genere. Mentre nell’altro asilo i bambini hanno sviluppato delle preferenze stereotipate che li indirizzano verso un certo tipo di attività (come giocare con le bambole per le femminucce) e fanno in modo che si preferisse giocare con altri alunni del proprio sesso piuttosto che con quelli del sesso opposto. Quindi ciò significa che si è creato un pregiudizio sessuale.

Quanto sia giusto indurre i bambini verso degli schemi di ruolo legato al genere è una questione molto spinosa. Forse la decisione ideale è quella di lasciare più libertà possibile al bambino di esprimere naturalmente la propria identità.

Lazzaro Langellotti

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