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Desiderio sessuale: nelle donne aumenta anche con un placebo

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Articolo dedicato alle donne sposate e alle single. Il termine desiderio vi rimanda alla mente sbiadite immagini di Aladino, intento a sfregare la sua lampada magica? Avete dimenticato la presenza, nella vostra camera, del cassetto della biancheria intima da “effetto sicuro”?

La vostra libido sonnecchia pigramente, riposa in pace o prepara in silenzio le valigie per un luogo tropicale?

Soffrite di mali improvvisi che vi colgono proprio mentre il vostro compagno vi guarda con aria sorniona, pronto ad infilare le sue appendici nella vostra maglietta?

Se siete diventate membri onorari del club dell’Ormone Ghiacciato e il vostro ultimo desiderio sessuale risale al millennio scorso, sappiate che guarire si può.

Con poco.

Pochissimo.

Praticamente con niente!

Le buone notizie, come spesso accade in questi anni, arrivano dagli Stati Uniti. Un team di medici e sessuologi ha preso a cuore il problema del calo del desiderio sessuale femminile. Spinti, probabilmente, dalle amare constatazioni e dalle tristissime testimonianze sulla vita di coppia, il dott. Bradford e la sua equipe hanno deciso di studiare e risolvere la grave questione.

La mancanza di una vita sessuale soddisfacente, infatti, produce conseguenze nefaste: le donne si innervosiscono e gli uomini perdono la pazienza. Alla fine, il rancore predomina su qualsiasi altro tipo di sentimento e il tradimento diventa la soluzione più piacevole.

La ricerca effettuata in Texas, su un campione di 50 donne affette da calo del desiderio sessuale, ha portato al sorprendente risultato che la libido, nelle donne, aumenta anche con un placebo.

Questo significa che basta dire ad una donna che la si sta curando con un efficace farmaco per innalzare il livello di libido e poi somministrarle acqua e zucchero, per constatare la realtà dell’effetto.

I ricercatori americani hanno effettuato uno studio “in doppio cieco”, dove cioè, né le pazienti né i medici avevano idea di chi stesse assumendo il farmaco e chi il placebo.

Questo genere di studio viene fatto per evitare qualsiasi tipo di influenza o di involontaria manipolazione da parte dei medici. Solo alla fine del trattamento, che può durare alcune settimane o anche mesi, i medici apprendono la verità.

Il placebo, giova ribadirlo, altro non è che suggestione in pillole. È, cioè, un farmaco totalmente privo di principi attivi e di agenti chimici.

Dello zucchero, per esempio. Ma anche meno, una pastiglietta colorata o una bianca compressa di nulla. Quindi, tirando le somme della ricerca, ciò che è stato provato è che la libido femminile si innalza e riprende il suo livello normale se il cervello glielo permette.

Niente medicine, ansiolitici o antidepressivi. Se siete stanche di pensare al sesso, ma non volete che nel vostro piccolo “giardino delle delizie” spuntino colture di erbacce provocate dal disuso, provate con un discorso a voi stesse. Mettetevi lì, a tu per tu con il vostro inconscio e chiedetegli di spiegarvi il perché di questa apatia.

Con una certezza: le cause (menopausa, stress, stanchezza, diminuzione della stima negli uomini, noia, iper-organizzazione familiare sfibrante) sono tutte comprensibili e accettate.

Datevi ragione e passate oltre.

Ci sono mille ottimi motivi per i quali non dovreste più concedere il vostro “tempio” allo zotico coinquilino che dorme nell’altra metà del letto. Disgraziatamente, privare lui di tale pratica fa del male anche a voi.

Perché se è vero che delle buone sedute di coccole auto-gestite sono un efficace rinforzo del menù principale, è anche vero che una seduta condivisa apporta quei principi nutrienti di cui, ahimè, abbiamo bisogno.

Il Dott. Bradford, stupito del risultato da lui ottenuto, ha voluto ribadire che, probabilmente, nel miglioramento del livello libidico erano coinvolti anche fattori esterni, come il supporto di specialisti pronti ad ascoltare le donne riguardo alla qualità della loro vita sessuale.

Quindi, se l’idea di un incontro erotico vi stimola quanto la lettura delle clausole di un contratto, provate a procurarvi l’effetto placebo.

Trovate un’amica disponibile e paziente, che sia disposta ad ascoltarvi. Siate pronte a pagare, piuttosto, soprattutto se non siete dotate del dono della sintesi. Rinunciate all’idea di parlarne ad un uomo, a meno che non sia il vostro splendido amico gay. Gli eterosessuali non ascoltano, è un’impostazione biologica primaria, difficilmente modificabile.

Raccontate all’amica la vostra vita sessuale, come fareste con il vostro medico. Potete anche pregarla di indossare un camice bianco, se vi aiuta, e se la state pagando. Chiedetele di annuire mentre parlate, di scrivere frasi incomprensibili su un foglio bianco e poi, alla fine della seduta, di porgervi un cilindretto contenente delle pastiglie colorate.

(Nota per l’amica: provate con le vitamine o con quelle deliziose caramelline di zucchero. No al cioccolato o alle cicche, non sono adatti).

Prendete, ogni sera prima di dormire, una pastiglia cura libido.

Attendete gli effetti.

Vedrete, dopo dodici settimane di trattamento, tutto tornerà come prima. Forse anche meglio.

Parola del Dott. Bradford!

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