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Ricerca USA: quando le donne si specchiano vedono solo difetti

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Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? Di certo non chi si trova davanti alla superficie riflettente, visto che ben il 50% delle donne adulte dai 20 ai 60 anni di età, guardando la propria immagine, vede soprattutto i difetti. Lo rivela una ricerca del dipartimento di chirurgia plastica ed estetica dell’Università di Ankara, condotta su un campione di 200 donne dai 20 ai 60 anni di età.

La ricerca, che è stata pubblicata sull’ultimo numero di Aesthetic Surgery Journal, rivela alcuni segreti dell’universo femminile. “I trattamenti estetici per il viso sono tra le procedure cosmetiche più popolari in tutto il mondo, ma i fattori che motivano le donne a cambiare il loro aspetto del viso non sono pienamente compresi”, spiegano i ricercatori. Ecco perché gli autori hanno esaminato la percezione di sé in relazione alle aree del viso su cui si concentrano la maggior parte delle donne.

Le partecipanti, che avevano tutte presentato una richiesta di consulto in una clinica di chirurgia estetica ambulatoriale tra dicembre 2009 e febbraio 2010, sono state invitate, dopo essere state divise in gruppi in base all’età, a compilare un questionario con le seguenti domande: su quale parte del tuo volto ti concentri maggiormente quando ti guardi allo specchio? Che parte noti di più nelle altre donne (di diverse fasce d’età)? Cosa ti piace o non ti piace del tuo volto? Cambieresti ogni caratteristica del tuo viso?

Risultati: i punti che non si amano o il desiderio di cambiare muta in base all’età delle donne. Le donne più giovani si hanno problemi soprattutto con il naso e la pelle, mentre le donne più grandi si concentrano sulla loro zona periorbitale e la mascella. A 25 anni, infatti, la prima cosa di cui non si è soddisfatte sono il naso (26%) e il tipo di pelle (24%). Il 42% considera il naso troppo prominente e il 48% lo vorrebbe ritoccare col bisturi. Del loro viso, invece, alle donne piacciono le labbra (36%).

A 35 anni, poi, osservano in modo critico tutta la pelle (36%) e in particolare quella del contorno occhi (26%), mentre apprezzano lo sguardo (24%). Non accettano ancora il naso (28%) e lo vorrebbero rifare (32%). A 45 anni controllano la regione periorbitale (40%) e il tipo di pelle (24%), ma hanno fatto pace col loro naso, qualcuna lo giudica attraente (20%). Vorrebbero però ritoccare l’area intorno agli occhi (36%). A 55 anni il nuovo problema è la linea della mandibola che, scendendo, le invecchia (34%). Vorrebbero modificarla il 30% delle donne.

Conclusioni: le donne che si rivolgono a un chirurgo estetico notano i punti deboli, ma il giudizio negativo cambia con gli anni e hanno come modello donne più giovani. Il medico deve comprendere appieno le aspettative delle pazienti per selezionare le candidate idonee e massimizzare la soddisfazione per i risultati. “Il campione osservato ha come riferimento di bellezza donne più giovani. Si tratta di un paragone non salutare e scoraggiante che le spinge sempre di più dal chirurgo. Il 20% delle donne che va sotto i ferri ha disordini psichiatrici e di queste l’80% è depressa. I medici devono selezionare solo le candidate ideali per non creare attese irrealistiche”, conclude Billur Sezgin, chirurgo plastico e autore della ricerca.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.