segreti carezze

Tutti i segreti delle carezze

Tutti i segreti delle carezze

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La pelle è la linea di confine tra noi e il mondo. Cosparsa com’è di innervazioni di vario tipo che permettono al corpo di sentire ciò che è fuori di noi e di proteggerci dal pericolo.

Fondamentali e molto studiate dai neuroscienziati sono le fibre che percepiscono gli stimoli dolorosi. Ma oltre il dolore c’è anche il brivido provato attraverso le carezze: che possiamo considerare a tutti gli effetti un piccolo dono della natura che ci permette di esprimere attraverso il corpo l’amore per gli altri e per noi stessi.

Un gruppo di studiosi, capeggiati da Francis McGlone dell’azienda britannica Unilever, in collaborazione con l’Università svedese di Gothenburg e l’Università Usa del Nord Carolina, hanno scoperto cosa c’è alla base del misterioso potere di una carezza, attraverso l’osservazione delle reazioni nervose di un gruppo di 20 volontari. Infatti, gli scienziati hanno individuato i nervi C-tattili, un gruppo speciale di fibre nervose che consentono al cervello di percepire il piacere del tocco. I ricercatori hanno sfiorato la pelle dell’avambraccio dei volontari con un tocco di velocità via via diversa. Hanno scoperto che queste fibre si attivano solo quando lo sfioramento sulla cute corre a una velocità di 4-5 centimetri al secondo. La loro esistenza spiega la propensione per massaggi, coccole e carezze. Ecco perché gioiamo di questo tipo di esperienze tattili.

Non solo, gli scienziati hanno scoperto che Madre Natura, in assoluto rispetto delle regole darwiniane dell’evoluzione, ha disposto queste fibre solo sulle parti del corpo adatte a ricevere carezze. È impensabile che simili fibre del piacere tattile siano sul palmo della mano perché questa ne risulterebbe sempre “distratta” e non riuscirebbe a svolgere i suoi compiti di afferrare, muovere, spostare. Tali fibre, sono solo dove servono e dove non creano interferenze percettive.

Ci resta da scoprire cosa avviene nella percezione dopo eventi traumatici: se, perdendo la sensibilità in determinate zone, si “sente” maggiormente in altre. La scienza ci deve ancora molte risposte sui sensi… Le carezze hanno ancora dei segreti!

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