Leggere un libro, fare un gioco di gruppo o una passeggiata all’aria aperta. È proprio tanto difficile per i genitori mettere un po’ più di impegno nell’educazione dei propri figli?
Non vuole essere una ramanzina, ma è davvero triste entrare in quelle case in cui è la televisione il perno intorno al quale gira tutto, accesa perennemente neanche fosse davvero il focolare domestico degli ultimi due secoli.
E non ci volevano gli statunitensi per capire che proprio il ronzio della TV ha un effetto negativo sul rapporto genitori figli.
I ricercatori dell’Università del Massachusets, hanno rivelato che sin da piccoli un terzo dei bambini americani vive in case dove la tele è accesa sempre o quasi, anche se nessuno la guarda. Ovviamente i piccoli italiani non sono da meno.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Child Development, ha esaminato circa 50 bimbi da 1 a 3 anni, ognuno dei quali era con un genitore, analizzando quanto spesso gli uni e gli altri interagivano tra loro in due momenti differenti.
Prima in una stanza dei giochi senza la televisione, poi con tele accesa su un programma per adulti. Risultato: quando la tv era accesa, qualità e quantità delle interazioni tra adulti e piccoli calavano bruscamente, con mamma e papà poco attenti e pronti a rispondere ai loro bambini.
“Benché precedenti studi abbiano dimostrato che la TV di sottofondo disturbi i giochi solitari dei più piccini – dicono gli studiosi – questa ricerca per la prima volta ha dimostrato il suo impatto su quantità e qualità delle interazioni genitori-figli“.
Tanto preziosi per lo sviluppo dei più piccini, i momenti con mami e papi non dovrebbero essere per niente influenzati da un’esposizione precoce e cronica alla tele. Meglio una bella chiacchierata!
Germana Carillo