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Gli Afterhours stasera in piazza Duomo a L’Aquila

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L’Aquila è una città ferita, devastata e offesa. Conserva ancora le piaghe di quella terribile notte, quando il sisma ne ha rivelato tutta la fragilità, lasciandola lacerata, attonita e bisognosa.

Il 6 Aprile l’Italia intera si è svegliata in Abruzzo. Il terremoto ha mosso coscienze, intenzioni, azioni. Ha risvegliato una parte nobile in molti italiani, che, armati di coraggio e di speranza, sono partiti dalle loro case per raggiungere la città ed offrire solidarietà e tempo. Molti hanno dimostrato sensibilità, in quell’occasione, contribuendo con il proprio denaro, con il lavoro o con iniziative di sensibilizzazione. Alcuni tra i più grandi artisti del nostro paese si sono uniti per realizzare un bellissimo brano, “Domani”, il cui ricavato è destinato alla ristrutturazione del conservatorio e del teatro.

Oggi, dopo tre anni e una mole di promesse elettorali non mantenute, l’Aquila è ancora una città piena di cicatrici e tagli vivi, che, lungi dal rivelarne l’originario splendore, la rendono una zona rossa di sangue e vergogna. I soldi per gli interventi, quando ci sono, giacciono immobili su qualche conto corrente.

Dato l’italico malcostume, secondo il quale il denaro stanziato per le cause giuste tende a sparire in tasche irreprensibili, senza che nessuno se ne accorga, è di vitale importanza continuare a riportare l’attenzione sul recente passato e su ciò che si può ancora fare. La mobilitazione all’indomani del terremoto è stata necessaria e miracolosa, ma sarebbe assurdo pensare che il primo intervento basti a risollevare un’intera città.

L’Aquila ha ancora bisogno di luce, aiuto, attenzione, tempo e Rock. Perché la via per la resurrezione passa innanzitutto dai giovani ed è a loro che bisogna dare nuove motivazioni, energia, allegria e musica, perché ogni ragazzo dell’Aquila possa sentirsi un cittadino con il pieno diritto di vivere, affermarsi, sperare e partecipare alla vita culturale di questo bel paese.

Per questo gli Afterhours, insieme a Il Teatro degli Orrori, suoneranno oggi a l’Aquila, in piazza Duomo, in piena zona rossa. Un’iniziativa completamente gratuita, una festa che immaginiamo per, e con, tutti gli Aquilani. Una notte di musica e parole forti, come quelle intense che sgorgano dalle melodie del loro ultimo disco “Padania”, dove la consapevolezza di uomini adulti introduce riflessioni complesse, amare, a volte dolorose. Ma prive di quel cinismo che maschera la distanza dalle cose e che aiuta a nascondersi e a non mettersi in gioco.

Gli Afterhours mostrano tutto il loro esserci, la loro presenza forte. Nella cultura italiana, nella musica e nelle piazze come Macao, dove gli artisti rivendicano la possibilità di dire.

Anche a l’Aquila, gli Afterhours ci sono. Domani è già qui.

Fiammetta Scharf

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