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Vacanze: mete esotiche anche per i più piccini?

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Se il vostro sogno è sempre stata una vacanza in mete esotiche ma siete pronti a rinunciarvi perché avete bambini piccoli a seguito, state facendo un errore. Basta organizzarsi per tempo, informarsi sulle malattie infettive che si possono trovare nei luoghi di permanenza e provvedere alla relativa vaccinazione. Dopo di che non resta che fare le valige e prepararsi a godere dei meravigliosi posti che si visiteranno!

La pensa così anche la dottoressa Susanna Esposito, presidente della Società Italiana di infettivologia Pediatrica (SITIP) e Responsabile del Centro per il Bambino Viaggiatore presso la Fondazione IRCCS Policlinico di Milano:

«Quando si decide di organizzare un viaggio in un paese ad elevato rischio sanitario è sempre bene programmarlo con largo anticipo non solo quando i bambini presentano malattie croniche, ma anche per quelli che non hanno particolari problemi». Anche perché la profilassi vaccinale necessaria richiede un tempo adeguato per garantire la protezione dalla malattia ed è differente da Paese a Paese: al primo posto troviamo l’Africa, seguita dal Sud Est Asiatico, dall’America Latina e dal Medio Oriente.

Ma quali sono le malattie più insidiose per chi viaggia e dalle quali è bene difendere se stessi e i piccoli viaggiatori? Ecco a voi la top 5!

Malaria

Fa contare ogni anno oltre 200 milioni di nuovi casi ed è la prima minaccia sanitaria per coloro che viaggiano nei paesi tropicali e subtropicali. Il contagio avviene attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare e i sintomi che si manifestano sono molto simili a quelli di una semplice influenza: febbre, dolore alle ossa, mal di testa, nausea ecc. Non esiste nessuno vaccino atto a prevenirla, ma c’è una profilassi da rispettare a base di alcuni farmaci specifici che variano a seconda del tipo di malaria che si vuole debellare. È bene sapere che la profilassi antimalarica va iniziata con adeguato anticipo prima di raggiungere il paese a rischio.

Epatite A

È la malattia più diffusa tra quelle che si possono prevenire con il vaccino. Essa si trasmette a contatto con persone infette oppure può manifestarsi per ingestione di acqua e cibo contaminati. L’epatite A presenta una sintomatologia abbastanza variegata – febbre alta, nausea, vomito, ittero – che negli adulti può manifestarsi in forma acuta. Per la prevenzione esiste il vaccino antiepatite A che va somministrato in due dosi (6-12 mesi) e che garantisce una protezione del 99% per tutta la vita. Dopo 10-15 giorni dalla prima dose si è protetti contro l’epatite A per 6-12 mesi.

Epatite B

Si trasmette attraverso il contatto con sangue, secrezioni e sperma e può agire in un primo momento senza che il contagiato se ne accorga. Successivamente però può portare a una grave compromissione cronica della funzione del fegato o a patologie importanti che si manifestano anche a molti anni di distanza dall’infezione, come la cirrosi epatica e il tumore del fegato. Anche per la prevenzione di questo tipo di epatite esiste il vaccino antiepatite B che va somministrato in tre dosi (0-1-6 mesi). In casi di necessità si può optare per una vaccinazione meno distanziata (0-7-21 giorni) che comunque garantisce una protezione dell’80%. Contro epatite A ed epatite B esiste anche un vaccino unico combinato.

Febbre tifoide

È molto diffusa in tutti i paesi che presentano forti carenze igieniche e si trasmette ingerendo alimenti infetti o per contatto con individui contagiati. Essa si presenta con febbre alta, dolori addominali e diarrea e si può prevenire con due diversi tipi di vaccino: il più diffuso è il vaccino orale, che prevede la somministrazione di una capsula al giorno per tre giorni alterni; l’altro vaccino è di tipo iniettivo, raccomandato nel bambino più piccolo e nel paziente immunocompromesso.

Febbre gialla

È una malattia virale molto diffusa in Asia e Africa e si trasmette attraverso la puntura di diverse specie di zanzare. L’unica prevenzione efficace è la vaccinazione che può essere praticata solamente in centri autorizzati. La febbre gialla risulta mortale in più del 50% dei soggetti non vaccinati.

Ora prendete nota e recatevi dal vostro medico di famiglia per ulteriori informazioni e per consigli su dove andare per le vaccinazione del caso.

Buon viaggio!

Fabrizio Giona

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