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Terremoto Giappone: più di 14 mila tra morti e dispersi

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Si è aggravato il bilancio ufficiale del terremoto che venerdì scorso devastò il Giappone nord-orientale. Secondo la Polizia Nazionale nipponica, il totale delle vittime è salito ad almeno 14.650.

Un senso di consapevole impotenza è quello che pervade chiunque si trovi davanti ad uno schermo che trasmette le immagini delle tragiche conseguenze di terremoto e tsunami. I nostri limiti, la nostra fragilità, il senso della precarietà di tutto ci avvolgono, lasciandoci sconvolti, incapaci di farci una ragione del dramma che sta coinvolgendo la popolazione giapponese.

Che fare? Niente, purtroppo, per opporci alla violenza devastante di questi eventi: ma ora, sapendo di tanta gente avvolta dalla disperazione, viene spontaneo chiedersi nuovamente e con forza: CHE FARE? COME AIUTARE?

Se vi state ponendo queste domande e non sapete come orientarvi per offrire un aiuto concreto, che vada oltre un umano senso di solidarietà spirituale, vi forniamo alcune indicazioni che possono essere utili per offrire il vostro contributo personale a sostegno delle vittime del terremoto e dello tsunami. La rete si rivela un’ottima alleata nella gestione del sostegno alle emergenze umanitarie. Partiamo dal più famoso social network, Facebook: attraverso un’apposita pagina su Causes è possibile aderire all’iniziativa proposta per raccogliere 50 mila dollari in favore delle persone colpite dal terremoto.

Sempre Facebook, attraverso la pagina Global Disaster Relief on Facebook, assicura un monitoraggio costante della gestione degli aiuti e delle diverse modalità che si hanno a disposizione per assicurare il proprio sostegno. Su Google è attiva una pagina di Crisis Response sulla quale vengono fornite informazioni in merito alle diverse opportunità per offrire aiuto; il noto motore di ricerca ha inoltre istituito il person finder, un utile strumento per offrire e richiedere informazioni su persone scomparse o delle quali invece si hanno notizie. iTunes ha offerto l’opportunità di donare, attraverso l’account personale, una somma che va dai 5 ai 200 dollari in favore della Croce Rossa Americana.

Attraverso i social games di Zynga, è possibile aderire al fondo di emergenza che l’ONG Save the Children ha istituito per affrontare l’emergenza del Giappone. È sufficiente acquistare alcuni prodotti – Sweet Potatoes di CityVille, Radishes di FarmVille e Kobe Cows di FrontierVille – e tutto il ricavato verrà devoluto alla raccolta fondi.

Twitter sta svolgendo un ruolo fondamentale per la divulgazione delle notizie: attraverso i suoi hashtag è possibile diffondere informazioni sulle varie modalità per offrire i propri gesti concreti di solidarietà alla popolazione giapponese. Sulla pagina Time Out Tokyo e su quella di Technolog è possibile trovare un elenco di modalità concrete per aiutare la popolazione giapponese.

Altre opportunità per donare aiuto sono offerte attraverso World Vision, Groupon Italia, International Medical Corps.

Francesca Di Giorgio

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