Fino a ieri sembrava che lo scontro tra Vasco Rossi e gli amministratori di Nonciclopedia si sarebbe concluso in tribunale, davanti ad un giudice.
Nelle ultime ore però qualcosa è cambiato. È probabile che lo stesso cantante ed i suoi portavoce si siano resi conto del danno di immagine che il Vasco personaggio stava subendo. Un danno presumibilmente ben superiore a quello causato dalla descrizione satirica del cantante che era stata riportata tra le pagine di Nonciclopedia.
Vasco ed il suo avvocato hanno dunque deciso di ritirare la querela contro il sito incriminato, che ha dunque potuto riaprire i battenti. La speranza del cantante e dei suoi portavoce è certamente quella di recuperare fin da subito quella fetta di pubblico che si era dimostrata contrariata dalle prese di posizione dello stesso Vasco.
Dall’altro lato della medaglia, sono giunte repentine le scuse da parte degli amministratori dell’enciclopedia satirica:
“Ci scusiamo se i contenuti della pagina di Vasco Rossi siano sembrati diffamatori, ma non c’è mai stata l’intenzione di offendere il cantante. Da entrambe le parti c’è una volontà di garantire umorismo di qualità, pertanto non escludiamo la possibilità futura che un giorno su Nonciclopedia tornerà ad esistere un articolo su Vasco Rossi che faccia ridere tutti quanti“.
Se oggi a riaprire è la versione grottesca di Wikipedia, a chiudere è proprio l’originale enciclopedia libera del Web.
Wikipedia chiude per protestare contro il Decreto Legge riguardante le intercettazioni, che prevede l’obbligo per qualunque Sito Web di pubblicare entro 48 ore la rettifica di chiunque si ritenga offeso dalle parole pubblicate sulle pagine dell’enciclopedia stessa.
Se Nonciclopedia è ritornata online in breve tempo, riusciremo a riavere presto di nuovo a disposizione la meno divertente, ma pur sempre utile, Wikipedia?
Marta Albè