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Aumentano le coppie che ricorrono alla fecondazione assistita

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Sono quasi 70mila le coppie che in Italia nel 2010 si sono sottoposte a tecniche di procreazione medicalmente assistita (pma).

Per la precisione 69.797, che hanno ottenuto 15.274 gravidanze da cui sono nati vivi 12.506 bambini. In netto aumento se si considera che nel 2009 le coppie erano 63.850 e nel 2005 solo 46.519.

Altra faccia della medaglia: aumenta anche l’età media delle donne che si sottopongono alla fecondazione assistita, con 36,3 anni, al di sopra del corrispettivo dato europeo che, per il 2007, si attestava era di 34,4 anni. È quanto emerge dalla Relazione 2012 del ministero della Salute sulla procreazione medicalmente assistita presentata al Parlamento.

Dall’entrata in vigore della legge 40 – sottolinea il ministro Renato Balduzzi nella prefazione al rapporto – si evidenzia la tendenza ad un aumento costante delle coppie che accedono alle tecniche di PMA, dei cicli iniziati, delle gravidanze ottenute e dei bambini nati. In particolare, per le tecniche a fresco di II e III livello, i cicli iniziati nel 2010 hanno mostrato un ulteriore incremento del 9,9% rispetto all’anno 2009, le gravidanze ottenute un incremento del 10,5% (10.988 nel 2010 contro 9.940 nel 2009), i nati vivi un incremento del 15,5% (9.286 nel 2010 contro 8.043 nel 2009)“.

Tenuto conto che l’aumento dell’età media delle donne incide in maniera negativa sui risultati delle tecniche PMA, gli espeti considerano l’incremento della percentuale di gravidanze e dei nati un risultato più che soddisfacente per l’applicazione delle tecniche PMA nel nostro Paese. I parti gemellari da tecniche a fresco nel 2010 rimangono costanti, mentre si ha una riduzione dei parti trigemini: dal 2,7% del 2008 al 2,4% del 2009, all’1,9% nel 2010.

Un riferimento conclusivo – conclude Balduzzi – va poi fatto alle attività di prevenzione delle cause di infertilità; si auspica che le attività intraprese di comunicazione e di ricerca possano contribuire a modificare gli stili di vita e condurre alla diagnosi ed agli eventuali trattamenti in tempi opportuni al fine di accrescere le possibilità di risultati positivi“.

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