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Arance rosse di Sicilia, via l’obesità

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Le arance rosse, tipico frutto siciliano, sembrano essere un valido alleato nella lotta all’obesità. Così spiega uno studio condotto dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, diretto dal dottor Marco Giorgio e pubblicata su “Obesity“.

In particolare, a dare effetti benefici sarebbero le antocianine, delle sostanze in grado di inibire l’aumento di peso e l’accumulo di grasso. Esse si trovano in maggiore quantità nelle arance rosse, soprattutto nella varietà chiamata Moro e molto diffusa nella zona del catanese, oltre che nella Conca d’Oro palermitana.

L’esperimento è stato svolto su alcuni topolini, i quali, prima sono stati sottoposti ad una dieta ricca di grassi, e successivamente è stata sostituita da una consistente quantità di succo d’arancia. E voilà, i topolini hanno iniziato a perdere peso velocemente.

Secondo il team, all’uomo basterebbero 2-3 arance al giorno per dire addio ai chili di troppo. Ma non dimentichiamo che l’arancia è uno dei frutti più “salutari“. Essa fornisce infatti un apporto di zuccheri che basterebbe già a fornirci l’energia necessaria per una buona colazione, insieme a una piccola quantità di carboidrati. Ed è anche molto utile per la prevenzione delle influenze di stagione, grazie alla Vitamina C in essa contenuta. Grazie alla capacità di rafforzare le difese immunitarie, le arance sono in grado di prevenire anche disturbi cardiovascolari. Sono inoltre antiossidanti, anticancerogene ed antianemiche.

Il Dio dei Frutti, una vera e propria panacea che ci aiuta anche nelle piccoli e banali disturbi quotidiani: ipertensione, diabete, gengivite, emicrania, cefalea, reumatismi. Ed è anche un alleato per la nostra bellezza, grazie alla sua capacità tonificante e di prevenzione l’invecchiamento della pelle.

E allora, se vi volete bene, fatevi una bella spremuta!

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.
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