peggioramento della qualità del cibo

Cibo spazzatura: la sera se ne mangia di più

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Alimentazione: la giornata parte (quasi) sempre con buoni propositi, poi, con l’avanzare delle ore, ci si scorda delle regole di una dieta corretta e sana.

In pratica, il peggioramento della qualità del cibo che assumiamo è direttamente proporzionale al trascorrere del tempo di una giornata. Almeno stando ad uno studio della Massive Health che ha censito le abitudini alimentari espresse da oltre 500mila pasti consumati in 50 diverse nazioni.

Insomma, se al mattino cominciamo con una buona, equilibrata e nutriente prima colazione, alla sera finiamo con l’ingurgitare qualsiasi tipo di schifezza ci capiti sotto mano.

E il perché non è dato saperlo, almeno non da questa indagine, che ha semplicemente avuto il merito di identificare questo bizzarro fenomeno tramite un’applicazione studiata proprio per calcolare le calorie di un pasto, con cui gli utenti segnalano cosa hanno mangiato.

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Chi usa l’app può segnalare in che luogo ha consumato il pasto e assegnare un voto alle caratteristiche salutari del cibo. In questo modo, ogni giorno, centinaia di migliaia di persone di ogni angolo del mondo possono creare in tempo reale una sorta di “indice di buona (o cattiva) condotta alimentare“.

In seguito vengono riprodotti i dati in una infografica geolocalizzata a pallini colorati che vanno dal verde al rosso, a seconda del pasto più o meno equilibrato.

“Dopo 5 mesi di studio – ha dichiarato Aza Raskin, fondatore di Massive Health -, possiamo affermare che la nostra alimentazione peggiora in modo costante nell’arco delle 24 ore. L’indice di questo peggioramento è dell’1,7% per ogni ora a partire dalla colazione”.

Ma siamo proprio tutti tutti indisciplinati a fine giornata? Ebbene no: i cittadini di San Paolo del Brasile e quelli di Copenaghen hanno raggiunto risultati eccelsi, i cosiddetti “Health Ratings“, che sono in assoluto i più alti: 84,5 e 89,3%.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.