obesita contagiosa

Obesità: le persone grasse mettono a rischio i loro amici magri

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Avere un amico grasso è stato a lungo considerato, a livello psicologico, come un modo per sentirsi migliori, ma nuove scoperte potrebbero mettere a dura prova le amicizie tra grassi e magri.

Secondo alcuni ricercatori della Arizona University’s School of Human Evolution and Social Change, infatti, le persone grasse potrebbero influenzare in maniera negativa i loro amici magri in diversi modi.

Gli amici, si sa, hanno molto in comune, comprese le abitudini alimentari e i passatempi. Essere amico di una persona obesa potrebbe significare, a livello inconscio, vedere il suo peso come “normale”, rischiando di conseguenza di raggiungere la sua dimensione senza che ciò sia ritenuto un problema. Ma questo meccanismo potrebbe essere ancora più diretto: sarebbero gli stessi amici obesi a fare pressione sui magri, consigliando loro di mangiare di più e fare meno esercizio fisico. Inoltre, frequentare persone obese potrebbe comportare un aumento della propria stazza anche a causa della maggiore quantità di tempo passata a mangiare o a guardare la televisione, in barba alle sane abitudini.

Almeno questo è quanto sostengono i ricercatori americani in base all’analisi dei risultati ottenuti intervistando 101 donne di Phoenix e 812 dei loro più stretti amici e parenti.

Osservando il Body Mass Index [BMI] delle donne e dei loro amici e parenti, hanno scoperto che più era “grasso” l’entourage sociale di una donna e più era probabile che anche lei fosse a sua volta obesa. Questo perché, affermano i ricercatori, “impariamo quale sia la giusta dimensione del corpo dalla famiglia e dagli amici“. Scoprire che l’obesità dilaga all’interno di una data cerchia solleva degli importanti interrogativi e “se fossimo in grado di capire esattamente perché si diffonde l’obesità tra amici e familiari, potremmo capire dove concentrare gli sforzi per limitare i tassi di obesità“.

Nonostante questi risultati, pubblicati nell’articolo Shared Norms And Their Explanation For The Social Clustering of Obesity, i ricercatori americani hanno scoperto che la maggior parte delle donne intervistate vedono comunque l’essere grasso come fonte di vergogna.

Alla domanda su cosa avessero preferito tra essere grasso o una serie di condizioni socialmente stigmatizzate, come l’alcolismo o l’herpes, un quarto delle donne ha detto che avrebbe preferito soffrire di depressione, mentre più del 15% ha dichiarato che avrebbe preferito essere completamente cieca piuttosto che obesa.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.