immagine

Obesità: ecco che pregare fa ingrassare. Amen!

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

“Ora et… ingrassa” direbbero adesso i nostri padri latini. Già, perché secondo una bizzarra ricerca americana, pare che dedicarsi alla preghiera farebbe mettere su qualche chilo di troppo.

Lo affermano i ricercatori della Northwestern University (sezione Feinberg School of Medicine) di Chicago che, coordinati, dal dottor Donald Lloyd-Jones, hanno osservato per 18 anni un campione di 2500 soggetti, uomini e donne, inseriti nel Coronary Artery Risk Development in Young Adults.

Ebbene, è emerso che i giovani di età compresa tra i 20 e i 32 anni che frequentavano luoghi sacri, pregavano e andavano a messa almeno una volta a settimana avevano il 50% di probabilità in più di diventare obesi una volta raggiunti i 50 anni. Andamento che persisteva anche quando venivano eliminati i fattori di disturbo come il reddito, la cultura, il sesso e l’indice di massa corporea di base.

La ragione sarebbe da ricercare nelle abitudini associative, che vedono durante le riunioni settimanali, prima dei riti religiosi o durante iniziative benefiche, un gran consumo di junk food.

Mica male, se si considera che, almeno, secondo studi precedenti, la religiosità sarebbe legata a una minore propensione al fumo, che controbilancia così i danni causati dal peso in eccesso.

La ricerca è stata presentata alla riunione attuale dell’American Heart Association.

Germana Carillo

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.