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Frutta di stagione: tutte le proprietà delle pesche

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La pesca è dissetante, ipocalorica e salutare. È composta per il 90% da acqua e da diversi minerali tra cui potassio, sodio, ferro, calcio e fosforo.

Mangiare una pesca al giorno significa fornire all’organismo circa il 15% del fabbisogno giornaliero di vitamina C, importante nel difenderci da infezioni varie, indispensabile per la fortificazione delle ossa e per il trasporto e l’assorbimento del ferro nel sangue.

Inoltre, un giusto apporto di vitamina C riduce il rischio tumori di almeno un 70%.

Altro elemento importante è il beta carotene, che stimola la melanina favorendo l’abbronzatura e aiutando la pelle a rimanere elastica e giovane; non a caso la pesca viene molto usata dalle aziende cosmetiche per produrre creme e maschere di bellezza.

Dalle proprietà antiossidanti, la pesca è anche lassativa e diuretica. È ottima per reintegrare i sali minerali, per stimolare i succhi gastrici e per regolare la pressione arteriosa grazie al suo contenuto di potassio e manganese.

Queste caratteristiche fanno della pesca il frutto estivo per eccellenza: grazie alla sua succosa polpa aiuta a sopportare meglio il caldo.

La pesca è perfetta come spuntino di metà mattina, in quanto fornisce zuccheri senza appesantire, è facilmente digeribile e adatta anche a chi ha problemi di assimilazione. È consigliabile mangiarla lontano dai pasti perché, soprattutto se “mescolata” a latticini e carboidrati, potrebbe provocare fermentazioni intestinali fastidiose.

Infine, è bene sapere che non bisogna mai bere troppa acqua dopo aver mangiato questi frutti perché rischiereste un’indigestione: l’acido cianidrico contenuto nella pesca, seppur in proporzione molto piccola, è incompatibile con l’acqua.

Ecco i valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie: 27 Kcal

Acqua: 90,7 g

Carboidrati: 6,1 g

Proteine: 0,8 g

Zuccheri: 6,1 g

Fibre: 1,6 g

Calcio: 8 mg

Sodio: 3 mg

Ferro: 0,4 mg

Potassio: 260 mg

Possiamo dividere le pesche in tre varietà principali:

La pesca comune, caratterizzata da una buccia sottile e vellutata, fornita di sottilissima “peluria” e che può avere la polpa bianca o gialla.

La pesca noce o nettarina è caratterizzata invece da una buccia liscia e la polpa è generalmente gialla e più soda.

La pesca percoca, che ha una polpa molto consistente che si mantiene tale per lungo tempo ed è quindi l’ideale per l’industria conserviera. Non viene commercializzata al dettaglio in quanto si presta molto ad essere trasformata in succhi di frutta.

Insomma, non mi resta che dire… c’è una una pesca per ogni occasione… basta saper scegliere.

Manuela Marino

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