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L’opera perduta di Leonardo da Vinci

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Che fine avrà fatto “La Battaglia degli Anghiari“, capolavoro andato perso di Leonardo da Vinci?

Un mistero, che potrebbe cominciare ad avere le sue soluzioni con quel campione nero ritrovato giorni fa dietro l’ affresco della “Battaglia di Scannagallo” del Vasari, nel magnifico Salone del 500 del Palazzo Vecchio di Firenze.

Alcuni credono che si tratti dello stesso pigmento usato da Leonardo da Vinci per alcuni suoi quadri, come la Gioconda e San Giovanni Battista. È per questo che il pensiero è andato subito alla Battaglia di Anghiari, considerata dai coevi come la più maestosa del Rinascimento.

In più, dalle immagini della sonda si vede che il muro retrostante è senza “pietre a vista”, un indizio che potrebbe far dire che lì dietro ci sia l’intonaco su cui Leonardo aveva dipinto la sua Battaglia.

Sono i risultati che emergono per la prima volta dopo l’ultima fase di studi condotta da Maurizio Seracini, l’ingegnere fiorentino che da 37 anni sta cercando al capolavoro perduto di Leonardo. Il team di Seracini ha operato con la collaborazione di National Geographic, Università di San Diego e Comune di Firenze, ed è stato affiancato nelle operazioni dalla Soprintendenza al Polo Museale fiorentino e dall’Opificio delle Pietre Dure dopo il via libera del ministero per i Beni Culturali.

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