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Fiori nel piatto per un pieno di antiossidanti

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Se il nostro desiderio è di mantenerci giovani e di arricchire la nostra alimentazione con elementi nutritivi utili in proposito, come gli antiossidanti, non ci resta che portare in tavola i fiori. Le proprietà curative di piante e fiori sono ben note fin dall’antichità, ma nella nostra epoca la loro utilità viene spesso sottovalutata.

È bene invece conoscere l’esistenza di fiori edibili, quei fiori che possono cioè essere consumati con tranquillità come alimento. Come scegliere i fiori edibili? Oltre a conoscere quali siano le varietà di fiori che si possono utilizzare per l’alimentazione, è bene sapere che i fiori che è possibile mangiare non devono aver subito alcun trattamento con pesticidi o fertilizzanti chimici. Le soluzioni migliori consistono nel coltivare da sé i propri fiori commestibili seguendo i metodi dell’agricoltura biologica, in vaso o nel proprio giardino, oppure raccogliere gli stessi in zone di campagna e di montagna o situate lontano dal traffico e dall’inquinamento.

A riaccendere i riflettori sui fiori commestibili è una ricerca che ha trovato la propria pubblicazione ufficiale tra le pagine della rivista Molecules, nel corso della quale gli esperti si sono impegnati nel porre a confronto 12 tipi di fiori molto comuni, analizzandone la composizione e le caratteristiche.

Abbiamo così potuto avere la conferma della presenza di sostanze benefiche all’interno dei fiori, tra le quali gli esperti hanno potuto individuare antiossidanti e polifenoli, con livelli superiori anche rispetto a frutta e verdura, accompagnati da sali minerali come potassio e fosforo. I fiori migliori da scegliere? Borragine, violette, tarassaco, gerani, nasturzi e tagetes, naturalmente tutti non trattati (una caratteristica di cui è possibile accettarsi presso il proprio fioraio di fiducia, nel caso in cui si decida per il loro acquisto).

A parere degli esperti, la raccolta dei fiori è più semplice rispetto alla raccolta delle erbe spontanee, in quanto i fiori stessi risultano più facilmente riconoscibili. Quali fiori portare sulle nostre tavole? Con i petali di rose è possibile preparare confetture, gelati ed insalate. Le violette possono arricchire i risotti ed essere impiegate per la preparazione di liquori, così come i garofani.

Con i gerani si preparano sorbetti, frittate e semifreddi, mentre con la calendula si ottengono condimenti per piatti di pasta e per risotti. I fiori edibili sono davvero numerosi. Al loro elenco è possibile aggiungere begonie, belle di giorno, pratoline, fiori di zucchina, fiordaliso, gelsomino e verbena.

Marta Albè

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Life Coach, insegnante di Yoga e meditazione. Autrice del libro “La mia casa ecopulita” edito da Gribaudo - Feltrinelli editore.