Fonte Foto: AbcNews.al

David di Donatello: il trionfo dei Taviani

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L’edizione 2012 del David di Donatello ha visto il trionfo di Paolo e Vittorio Taviani. La loro pellicola “Cesare deve morire” ha ricevuto il premio come miglior film, e non solo. Ad essa sono infatti sono stati attribuiti i premi per miglior regia, montaggio, fonico e produttore. I fratelli Taviani si sono dunque aggiudicati cinque premi sugli otto a cui erano candidati, ottenendo una vittoria schiacciante rispetto agli altri film in gara.

“This must be the Place”, di Paolo sorrentino, tra le pellicole favorite, ha ottenuto sei premi su quattordici candidature, raggiungendo in ogni caso un buon risultato e piazzandosi al secondo posto della classifica dei film più apprezzati da parte della giuria del premio. I fratelli Taviani si sono aggiudicati i premi migliori rispetto alle candidature che erano state attribuite a “Cesare deve morire” e possono sicuramente gioire del risultato ottenuto. Tra le pellicole superfavorite vi era inoltre “Habemus Papam” di Nanni Moretti, a cui sono però state assegnate soltanto tre statuette rispetto alle quindici a cui lavoro cinematografico poteva aspirare.

Per quanto riguarda i migliori attori protagonisti, gli ambiti premi sono stati assegnati a Michel Piccoli per “Habemus Papam” e Zhao Tao per “Io sono Li”. I fratelli Taviani hanno ormai superato gli ottant’anni e si sentono protagonisti di un inaspettato esordio tardivo, ma in ogni caso ottimamente accolto: “Per noi è una sorta di esordio e possiamo dire che è l’esordio dell’ottantina avendo entrambi superato gli 80 anni”, ha ammesso Paolo Taviani.

Il fratello Vittorio ha proseguito così i ringraziamenti della coppia di registi: “Vorrei che qui ci fossero i nostri attori. Molti giurati del Premio hanno votato il gruppo degli interpreti, mentre il regolamento prevede che sia candidato un solo attore, per questo molte schede sono state annullate. Idealmente, comunque considero che qui con noi ci siano anche loro, ai quali va gran parte del merito del successo del film”.

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