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A passeggio col cane, e il cuore sta meglio

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Tenere in casa un amico a quattro zampe, si sa, è un impegno. Soprattutto portarlo in giro per espletare i suoi bisognini è la cosa più noiosa, dopo una giornata di lavoro, quando, forse, si preferirebbe il divano e qualche minuto a sonnecchiare davanti alla tv.

Ma in realtà, la passeggiata cui il nostro cane ci costringe è un toccasana per la nostra salute. A sostenerlo sono alcuni studiosi dell’Università di San Diego che, in una ricerca pubblicata su Preventive Medicine, hanno illustrato i vantaggi che tale pratica porta al nostro benessere psicofisico.

Lo studio, diretto dalla dottoressa Katherine Hoerster, ha esaminato circa 1000 volontari in possesso di cani, sottoponendoli ad un questionario sul modo in cui si occupavano del loro amico a quattro zampe. È emerso che il 64% di chi gode della compagnia di un cane cammina almeno 186 minuti a settimana, compiendo inconsapevolmente la quantità di attività fisica minima che l’American College of Sports Medicine e l’American Heart Association consigliano per tutelare la salute del cuore.

Secondo queste ultime infatti, bastano 30 minuti di attività fisica moderata 5 volte a settimana, cifre ampiamente superate dai possessori di cani. La dottoressa Katherine Hoerster, psicologa e coordinatrice dello studio ha spiegato: “Rispetto ad altre modalità di promozione dell’attività fisica in cui la persona non intravede alcun obiettivo e prima o poi abbandona il programma consigliato, l’avere un cane ha il vantaggio di fornire una motivazione precisa e inderogabile, da mantenere necessariamente a tempo indeterminato“.

Non si tratta tuttavia della prima ricerca che conferma tale tendenza. Un altro precedente studio pubblicato sul Daily Telegraph, aveva scoperto che portare il proprio cane a fare i bisognini in media 2-3 volte al giorno aiuta a dimagrire e fa bene al cuore, costituendo non solo un toccasana per gli adulti ma anche per i bambini.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.