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Oli essenziali, istruzioni per l’uso

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Benessere col contagocce: è quello degli oli essenziali, che sono tanto benefici quanto delicati, perché bisogna maneggiarli con cura, e a piccole, piccolissime dosi.

Quindi, in primo luogo, evitate di uscire dall’erboristeria con una fornitura di boccette per un esercito e andateci piano, ma soprattutto seguite questi pochi e semplici consigli che noi di wellMe stiamo per darvi.

Incominciamo col dire che gli oli essenziali non sono i classici oli da spremitura, ma vengono ottenuti da distillazione in corrente di vapore a partire dalla pianta fresca, per cui occorrono chili e chili di pianta per ricavarne pochi millilitri (più bassa è la resa, più alto il costo). Sono estremamente profumati e non ungono, ma soprattutto possiedono tantissime proprietà benefiche.

Per esempio, l’olio essenziale di rosmarino è perfetto per i massaggi anti-cellulite e per incoraggiare la crescita dei capelli. Quello di sandalo è funzionale contro l’acne, quello di salvia stimola l’appetito, e lo fa in tutti i sensi, perché è anche afrodisiaco; l’olio essenziale di lavanda combatte le infezioni alle vie respiratorie, quello di cipresso lotta contro tosse, mal di gola ed emorroidi; quello di arancio è fortemente rilassante, in caso di insonnia o di ansia in generale. La lista potrebbe continuare ancora!

Prima regola

Essendo sostanze altamente concentrate, devono essere usate soltanto diluite! Nonostante le grandi proprietà di cui sopra, occorre ricordare che sono potenzialmente tossiche, se non si rispettano le precauzioni d’uso, ovvero se non le si diluisce nella percentuale prescritta (2,5% per il corpo, massimo 1% per il viso). Applicare l’olio essenziale direttamente sulla pelle può essere fortemente irritante; ingerirlo può essere addirittura mortale.

L’olio essenziale dà il meglio di sé quanto è molto diluito, quindi non abbiate timore.

Seconda regola

Conservate i prodotti al buio, al fresco e possibilmente lontano dalla portata dei vostri bambini.

Terza regola

Acquistateli con attenzione. Gli oli essenziali si trovano in vendita un po’ dappertutto, dalle bancarelle delle feste patronali fino alla farmacia o all’erboristeria più chic della città.

Il segreto, dovunque si vada, è capire quanto sono autentici, cioè se sono davvero oli naturali oppure sono semplici profumi sintetici. Purtroppo si trova in giro davvero di tutto.

L’ACQUISTO

Ci sono dei trucchi per capire se l’olio essenziale che si sta acquistando è naturale: deve essere venduto in boccette scure (in quelle trasparenti si altera), deve esserci differenza di prezzo e di contenuto tra le varie profumazioni (se costano tutti uguale, il processo di produzione è artificiale (di solito gli olii naturali possono costare dagli 8 ai 22 euro), e l’etichetta deve riportare la scritta “per uso alimentare” e non “essenza per ambienti”.

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Inoltre, è bene sapere che alcune profumazioni (es. violetta, magnolia o iris) sono sicuramente sintetiche, perché quelle naturali non esistono in commercio. Per finire, controllate la data di scadenza e scegliete prodotti da poter consumare in molto tempo. Dopo l’acquisto, la prova del nove per capire se l’olio è naturale consiste nel farne cadere una goccia su un foglio di carta: l’olio sintetico farà una goccia che non si allarga e si assorbe molto lentamente; quello naturale si allarga subito molto, evaporando per bene a distanza di un solo giorno.

Quarta e ultima regola

se siete in gravidanza dovete ridurre la concentrazione degli oli che usate ed evitate questi oli: basilico, chiodi di garofano, cannella, citronella, cedro rosso, ginepro, maggiorana, mirra, salvia, sedano, timo, finocchio, rosa, menta e rosmarino.

Marina Piconese

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