È quanto viene fuori da una ricerca condotta all’Università del Michigan e pubblicata sulla rivista Neurolmage.
Praticamente, l’agopuntura, che in Oriente è utilizzata da secoli per curare il dolore in modo naturale, sarebbe in grado di influenzare la percezione del dolore nel cervello.
Questa ricerca, che, secondo gli studiosi, potrebbe aprire nuovi campi di sperimentazione su questo fronte – è stata comunque la prima a dimostrare, attraverso tecniche di scansione cerebrale, ossia utilizzando immagini del cervello, come l’agopuntura regoli nel cervello stesso la capacità di tenere a bada il dolore cronico.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 20 donne malate di fibromialgia – un dolore muscolare cronico – che non assumevano farmaci da un anno.
Sottoposte a un ciclo di agopuntura, la percezione del dolore di queste donne è migliorata del 50%. Sembra, così, che questa tecnica cinese abbia effetti antidolorifici e sedativii paragonabili a quelli degli oppiacei.
Resta solo da provare!