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Cambiamenti climatici: a rischio la salute dell’uomo

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Dopo la notizia che la diminuzione della biodiversità favorisce la diffusione delle malattie, da Cancun giunge un altro avviso: i cambiamenti climatici minacciano la salute dell’uomo.

A lanciare l’allarme sono stati Greenpeace e l’Associazione Internazionale dei Medici per l’Ambiente (Isde), attraverso il rapporto “Si salvi chi può“, che analizza gli impatti socio-sanitari dei cambiamenti climatici.

Dall’analisi di Greenpeace si evince come questi ultimi stiano mettendo in pericolo tutta la biodiversità del Pianeta (si prevede la scomparsa del 20-30% delle specie note se la temperatura media globale supererà di 1,5-2,5°C quella del periodo 1980-1999). Inoltre, un altro esempio di come la nostra salute sia influenzata dal riscaldamento globale è costituito dalla comparsa della zanzara tigre nelle zone climatiche temperate, che ha già provocato in Italia la trasmissione di malattie infettive.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che ogni anno, a seguito del riscaldamento globale, si raggiunge la perdita di 5 milioni di anni di vita, cui si aggiunge un aumento della mortalità umana pari al 3% per ogni grado di aumento della temperatura terrestre. La perdita degli anni di vita in buona salute, segnalata dall’indice DALY (Disability Adjusted Life Years) nel 2000, a seguito del riscaldamento terrestre è stata così suddivisa:

  • Sud-Est asiatico 2.572.000
  • Africa 1.894.000
  • Mediterraneo orientale 768.000
  • Pacifico occidentale 169.000
  • America Latina e Caraibi 121.000
  • Paesi sviluppati 8.000

Lungi dal fare un’analisi dettagliata dei singoli eventi e delle conseguenze ad essi connessi (dalle catastrofi naturali all’inquinamento, dalla scarsità delle risorse idriche all’impatto sull’agricoltura del global warming), basti pensare che sono particolarmente attribuibili al riscaldamento globale le malattie direttamente connesse all’inquinamento atmosferico e le malattie infettive.

I dati confermano che la mortalità umana cresce del 3% per ogni grado di aumento della temperatura terrestre – sostiene Roberto Romizi, presidente di Isde Italia -. I cambiamenti climatici rappresentano un problema planetario e le conseguenze riguardano anche la vita quotidiana di ciascuno di noi“.

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.