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Roma, la città più verde ma anche la più trafficata

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Roma è la città più verde del mondo, ma anche la più trafficata. Tuttavia, pur possedendo tale primato non può beneficiarne. Il problema? Il traffico, come diceva Benigni nel celebre film “Johny Stecchino”.

Già, perché i parchi immensi che si trovano all’interno della città, dei veri e propri polmoni, bastano appena a garantire un po’ d’aria pulita vista la mole di auto e moto che quotidianamente invade le strade della città eterna. Villa Borghese, villa Pamphili, villa Ada, il Parco dell’Appia, solo per citare alcuni dei più noti parchi cittadini.

A rivelarlo è stato il primo Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010, redatto dall’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane all’Università Cattolica di Roma e coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene di Medicina e Chirurgia alla Cattolica.

La nostra capitale, dunque, seguirebbe solo Oslo, prima in classifica “per quantità di spazio verde a disposizione dei cittadini” come ha spiegato Ricciardi. “Ma siccome la capitale norvegese ha solo mezzo milione di abitanti si può affermare che la nostra è la più verde al mondo“.

Roma in cifre. Il verde a Roma è pari a 131,7 metri quadri per abitante, contro un valore medio nazionale di 93,6. Tuttavia, è stato registrato un calo dell’8% rispetto al 2003. Un grane bel primato, se non fosse per il traffico e per la quantità di CO2 che finisce per annullare il valore dei parchi. Roma conta ben 706,7 veicoli per 1.000 bitanti, contro un tasso medio nazionale di 616,7. Di essi, 143,7 sono motocicli, che nel resto d’Italia sono 124,7.

Minicar. Anche la moda delle minicar sembra crescere nella capitale più che altrove. Alla base di questi valori, però, non c’è soltanto la pigirizia dei romani, ma anche una rete di trasporto pubblico inadeguata e carente. Le linee della matropolitana sono soltanto 2, sebbene siano stati già avviati i lavori per la costruzione di altre linee, gli autobus sono spesso poco puntuali e lenti, così come i tram. Le periferie, poi, sono poco servite dai mezzi pubblici, per cui tendenza comune è quella di recarsi presso il mezzo pubblico più vicino, tentare di trovare un parcheggio e proseguire in metro o tram o altro.

È una sorta di circolo vizioso. Chi usa l’auto o la moto per superare il traffico, in realtà lo alimenta, rallentando ancor più i mezzi pubblici.

Cosa comporta? Il rapporto mette nero su bianco i rischi che si corrono vivendo a Roma. Basta pensare che la speranza di vita alla nascita nella provincia metropolitana di Roma è di 77,74 anni per i maschi e 83,04 anni per le femmine, contro una media nazionale rispettivamente di 78,09 e 83,6.

La chiamano la città eterna, ma lo sarà davvero?

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.