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Obesità: per sconfiggerla basta un taglio nell’ombelico

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Obesità: nel tempo in cui ogni giorno se ne sente parlare, questa davvero ha dell’incredibile.

Per dire addio ai chili di troppo basterebbe farsi fare un taglio di una ventina di millimetri sull’ombelico. È quanto accade all’Ambulatorio di Chirurgia dell’Obesità del Policlinico Gemelli di Roma, dove si svolgono interventi mininvasivi in laparoscopia di tipo innovativo chiamati SILS – Single Incision Laparoscopic Surgery -, ossia laparoscopia a singola incisione.

Solo nel 2010 sono oltre 100 i pazienti operati con la SISL grazie al team di Roberto Tacchino, responsabile dell’ambulatorio.

Sulla rivista Obesity Surgery sono riportati i risultati di 16 pazienti operati al Gemelli. Nello studio, Tacchino spiega tutti i vantaggi rispetto alla chirurgia bariatrica tradizionale che, solitamente, richiede fino a 8 punti di accesso, ossia 8 tagli sull’addome.

Con la SISL, invece, basta una sola incisione addominale per inserire una telecamera e due strumenti operatori. Questo significa una perdita di sangue meno copiosa e una riduzione del rischio di ernie nei punti di accesso. In più, il dolore post-operatorio si riduce, dal momento che il punto dove avviene l’incisione, nell’ombelico, è poco sensibile.

Certo, al di là di alcuni scompensi che spesso possono causare l’obesità, prima di ricorrere alla chirurgia un pensierino a correggere la nostra alimentazione potremmo pur farlo…

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.