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Quinoa, amaranto e grano saraceno: un pieno di salute

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Quando le tendenze esotiche in fatto di alimentazione si incontrano con il benessere, salgono alla ribalta alimenti che possono risultare molto preziosi nella dieta. È il caso, ad esempio, della quinoa, nota ai più fini intenditori di cibi salutari quanto forse sconosciuta ai più.

Ci rivolgiamo allora a quei consumatori che, leggendo questo nome, si interrogano perplessi sul misterioso significato che racchiude in sé. La quinoa, molto diffusa nell’area delle Ande, fa parte della famiglia degli spinaci, ma poiché i suoi semi sono simili ai chicchi dei cereali, viene considerata uno pseudocereale, così come l’amaranto – altro grande sconosciuto ai più – che proviene dall’America Centrale, ed il grano saraceno, che arriva dall’Asia. Tutti alimenti da scoprire, o da valorizzare con forza, date le loro numerose proprietà. Quali? Si tratta di caratteristiche legate all’elevato potere nutrizionale, ed all’alto contenuto in fibra, minerali, grassi insaturi e proteine.

A corredo di quanto appena detto, due autorevoli studi pubblicati su Food and Public Health e su Journal of Food Science, hanno fatto emergere altre importanti proprietà di tali alimenti. Si è scoperto, infatti, come la quinoa presenti un alto quantitativo di acido alfa linolenico, precursore degli omega 3, il grano saraceno garantisca un buon apporto di rutina, che svolge un’azione antiossidante, e l’amaranto assicuri una dose adeguata di squalene, in grado di ridurre la sintesi di colesterolo nel fegato. Ultimo dato da tenere in considerazione, ma non meno importante, il fatto che la quinoa, l’amaranto e il grano saraceno siano alimenti senza glutine, che possono dunque essere introdotti senza problemi anche nella dieta di persone affette da celiachia.

È evidente, allora, che l’introduzione nella dieta di questi alimenti, non può essere considerata come la semplice volontà di seguire una moda ma potremmo definirla invece una tendenza salutare. Del resto, come chiarisce anche Marina Carcea, primo tecnologo dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) “Se quinoa e amaranto si prestano per produrre cibi senza glutine, i cereali “antichi”, come il farro, sono adatti per i prodotti integrali con cui incrementare con gusto la quota di fibra nella nostra dieta“.

Curiosi di provare, ma non sapete quali piatti preparare per sperimentare questi nuovi alimenti? Date un’occhiata ai suggerimenti per realizzare dieci gustose ricette a base di quinoa; e buon appetito!

Francesca Di Giorgio

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