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Fanta Fruitizz: bibita di McDonald con frutta e molto zucchero

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Quanto è difficile trasformare un frutto in una bevanda frizzante alla frutta! Lo sanno bene i bambini protagonisti di uno spot che tentano di riuscire nell’impresa in ogni modo e con tutte le loro forze, scuotendo la frutta e saltando.

Così, alla fine, rinunciano e preferiscono andare da McDonald’s per bere la nuova Fanta Fruitizz, bevanda alla frutta prodotta su licenza da Coca-Cola con il 60% di succo di frutta di uva, mele e lamponi, e addizionata con anidride carbonica, che verrà servita dagli erogatori a partire dal 16 maggio in tutti i 1200 punti McDonald in Gran Bretagna. È questo il nuovo prodotto “confezionato” ad hoc per i bimbi dal fast food che da più di mezzo secolo ha invaso le città con la sua sigla gialla e rossa.

Stranamente, la pubblicità di Fruitizz non punta sull’economicità del prodotto, ma proprio sul suo essere salutare: secondo la catena la bibita rappresenta una delle cinque porzioni di frutta e verdura che gli esperti nutrizionisti consigliano di consumare ogni giorno. Sarebbe tutto bellissimo, arance di Rosarno a parte, se fosse vero. Lo sarà? Ovviamente no, come rivelano i principali quotidiani esteri, dal Dailymail al The Sun, passando per il Telegraph.

Fruitizz, infatti, è tutt’altro che sana per i bambini, visto che contiene ben 12 cucchiaini di zucchero: un bicchiere da 500 ml contiene ben 49 grammi di zucchero, mentre i nutrizionisti raccomandano di non assumere più di 50 grammi in un giorno, e anche 200 calorie. “Un bicchiere grande di questa bevanda ha più zucchero di una lattina di Fanta – denuncia la dietista Christina Merryfield, del Bupa Cromwell Hospital di Londra – e le bevande zuccherate possono favorire la carie e portare a un aumento del peso. L’acqua sarebbe una soluzione migliore”. Tam Fry del National Obesity Forum rincara la dose: “per una bevanda che pretende di essere buona per la salute avere tutto questo zucchero è spaventoso. Il pericolo per i bambini è incredibile“. Quindi è proprio il caso di dirlo: “succede solo da McDonald’s“.

L’azienda, dal suo canto, si difende, spiegando di aver trascorso 3 anni per sviluppare una bevanda che “piacesse ai bambini, ma che offrisse anche vantaggi nutrizionali –spiega Jill McDonald, Ad di McDonald- ma è molto difficile ridurre il contenuto calorico delle bevande alla frutta senza introdurre dolcificanti artificiali. Proprio come tutti i succhi di frutta, Fruitizz contiene zuccheri naturali che provengono dal frutto, ecco perché può essere considerata come una delle cinque porzioni da consumare al giorno“.

Insomma, McDonald’s insiste, persiste e resiste, proprio come il suo cibo spazzatura non viene scalfito minimamente dall’inesorabile passare del tempo. Certo, però, che se si considera che quasi tutto nei menù di McDonald contiene un po’ di zucchero, dalle bevande, al ketchup, dai panini alle patatine fritte, il dubbio sorge spontaneo. Non sarà che la catena di fast food più famosa al mondo voglia sfruttare il fatto che lo zucchero crea dipendenza? Domanda retorica.

Roberta Ragni

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.