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La “Padania” secondo gli Afterhours

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Gli Afterhours sono pronti a fare ritorno sulla scena musicale italiana con un album che non mancherà di dare adito ad accese discussioni. Sarà disponibile in tutti i negozi di dischi a partire da domani, martedì 17 aprile, il loro ultimo disco, che si presenta con il titolo a dir poco emblematico e provocatorio di “Padania”.

Il gruppo milanese giunge così al proprio decimo lavoro discografico, dichiaratamente ispirato all’emotività del rock. Il disco è stato prodotto in piena autonomia dai membri del gruppo e segna così un deciso passo verso una completa indipendenza all’interno dell’universo musicale nostrano. Il disco, che verrà distribuito da Germi/Artist First, etichetta ideata dalla stessa band, si compone di sedici brani inediti, che verranno accolti dai fan del gruppo dopo i quattro anni di attesa trascorsi dalla nona pubblicazione discografica degli Afterhours, che portava il titolo di “I milanesi ammazzano il sabato”. Sembra quasi ormai certo che la band farà parte dei protagonisti dell’annuale appuntamento romano con il Concerto del Primo Maggio, in Piazza San Giovanni.

Cosa si nasconde dietro al titolo “Padania”? Una vera e propria provocazione: la volontà di descrivere quello che non è altro che uno stato tanto interiore quanto inesistente, un’invenzione politica priva di confini geografici codificati. Un’illusione della mente tanto attuale come forse non lo era mai stata.

Marta Albè

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Life Coach, insegnante di Yoga e meditazione. Autrice del libro “La mia casa ecopulita” edito da Gribaudo - Feltrinelli editore.