lentezza

L’elogio della lentezza. Anche a tavola.

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La fretta è nemica della dieta… non solo perché spesso gli agognati risultati non si ottengono così velocemente come si vorrebbe ma anche perché mangiare lentamente aiuta a mangiare meno.

Il non del tutto nuovo elogio della lentezza, proviene da un gruppo di ricercatori del Laiko General Hospital di Atene, in Grecia che a breve pubblicheranno il loro studio sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism. L’interessante è ghiotto esperimento ha usato come cibo test il gelato, a un gruppo di volontari sono stati dati trenta minuti per gustare un gelato di 300 grammi.

I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue prima del gelato e poi ogni 30 minuti, fino a tre ore e mezzo dopo l’inizio del pasto; nel sangue sono stati dosati glucosio, insulina, grassi e i livelli di due ormoni, il peptide YY e il peptide simile al glucagone. Questi ormoni, che vengono prodotti dall’intestino, agiscono sul cervello inducendo sazietà e segnalando che il pasto deve interrompersi; ebbene, chi aveva impiegato più tempo a mangiare il gelato aveva mediamente livelli più elevati nel sangue di peptide YY e peptide simile al glucagone, e si diceva più sazio.

Alexander Kokkinos, il responsabile della ricerca afferma “I nostri dati offrono una spiegazione per tutto ciò: la velocità a cui si mangia, infatti, incide non poco sulla sintesi di ormoni fondamentali per segnalare al cervello la sazietà e quindi dare lo stop al pasto. Se non si dà il tempo agli ormoni di essere prodotti e arrivare al cervello (e occorrono almeno dieci, venti minuti dall’inizio del pasto perché succeda), non riceviamo il segnale di stop: chi spazzola un tavolo prima che si inneschi la comunicazione stomaco-cervello è destinato perciò a esagerare e mangiare qualcosa di troppo. Non a caso esistono studi che rivelano come la carenza dei due ormoni intestinali porti a stra-mangiare”.

La vita frenetica, lo stress e il lavoro spesso ci portano ad ingurgitare i nostri pasti, facendoci addirittura dimenticare il sapore del cibo. Perciò per mangiare, è necessario prendersi il proprio tempo, così da riscoprire i gusti e così da raggiungere l’agognato senso di sazietà, e quindi si soddisfazione!

Assodata questa verità come facciamo ad mettere in pratica il consiglio di mangiare lentamente… che se non ricordo male veniva dato anche da qualche saggia nonna? Non disperate amiche voraci… abbiamo testato per voi qualche piccolo trucco:

  • Utilizzate posate piccole, prenderete razioni di cibo più piccole ed allungherete i tempi del pasto.
  • Appoggiate le posate mentre masticate. Vi aiuterà ad interrompere il vostro primato da velociste.
  • Masticate lentamente e… contate fino a 10 prima di mandar giù il boccone.
  • Non mangiate davanti alla tv o al pc. Non interrompete la preziosa comunicazione tra cervello e stomaco.
  • Non fate passare troppo ore tra un pasto e l’altro… non arrivare troppo affamate al pasto vi aiuterà a mangiare più lentamente.

E soprattutto il consiglio più importante di tutti… assaporate ciò che mangiate. Imparate a gustare il cibo con tutti i sensi: il colore, l’odore, il sapore, la consistenza e prendetevi il tempo necessario per apprezzare ogni sfumatura… per sentire emozioni e non solo cibo, per essere soddisfatte e non solo sazie.

Manuela Marino

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