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Via libera al ciuccio, ma con moderazione

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Quando si parla di bambini con il ciuccio non può non venire alla mente l’ultimogenita della famiglia Simpson, la piccola Maggie, che costantemente è in compagnia del suo ciuccio una vera estensione del suo corpo.

Ma la realtà e la finzione spesso coincidono e ci sono genitori che abusano del ciuccio. Ma ci sono rischi?

Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo l’uso del ciuccio per bambini piccoli: in molti pensano che non debba essere usato perché potrebbe rappresentare un ostacolo all’allattamento al seno, altri invece ritengono che non esistano legami tra le due cose.

È stato effettuato uno studio su 1.300 mamme che allattavano e Jacqueline J. Ho, a capo di questa ricerca, ha sintetizzato così i risultati: Il nostro studio contribuisce a ridurre la polemica in quanto rafforza la prova che il ciuccio ha scarso effetto sull’allattamento al seno nelle donne motivate”.

Prima si pensava che i bambini che usavano il ciuccio potessero richiedere un numero di poppate inferiore rispetto a chi non lo utilizza e prendessero quindi meno latte materno con una conseguente scarsa capacità di poppare correttamente dal seno della madre, tanto che l’OMS ha sempre raccomandato di non utilizzare biberon e ciucci nei primi mesi di vita.

Su The Cochrane Library è stato pubblicato uno studio revisionale sulle ricerche relative al ciuccio. In due studi le madri sono state divise in due gruppi: il primo poteva scegliere se usare il ciuccio oppure no, l’altro invece non poteva usarlo. In base ai risultati emersi non ci sono state grandi differenze sul gradimento della poppata da parte dei bambini. E il dottor Ho, del Medical College di Penang, in Malesia dice Le madri non dovrebbero usare il succhiotto se hanno un modo alternativo di affrontare il pianto e l’agitazione del bambino”.

Ma se si è scoperto che l’uso del ciuccio non danneggia il bambino nell’allattamento, possiamo escludere che ci siano problemi in futuro? Questo è quello che si chiede Lori Feldman-Winter, professore di pediatria al Cooper University Hospital e membro dell’American Academy of Pediatrics, affermando che non ci sono sufficienti argomentazioni per comprendere se l’utilizzo del ciuccio a lungo termine possa incidere sulla salute del bambino. Winter commenta: L’uso del ciuccio è un evento che ha la maggior parte del suo effetto sulle prime due settimane di vita. Ed è qui che i revisori affermano di avere un’insufficienza di prove. Winter ricorda anche una curiosità sull’American Academy of Pediatrics che ha una posizione particolare riguardo al succhiotto: se ne sconsiglia l’utilizzo nel primo periodo, lo ritiene fondamentale in seguito per ridurre il rischio di morte improvvisa del lattante (SIDS).

L’uso del ciuccio incide anche sulla respirazione, la deglutizione e la fonazione del bambino quindi bisogna valutare davvero bene se ne vale la pena usare il ciuccio costantemente per il proprio figliolo.

Lazzaro Langellotti

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