chiodi di garofano

Chiodi di garofano: ecco la spezia che ci farà restare giovani

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L’elisir di giovinezza è a base di chiodi di garofano. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Università spagnola Miguel Hernandez University, diretto dalla professoressa Juana Fernandez-Lopez e pubblicato su Flavour and Fragrance Journa e sul Daily Telegraph.

Tale ricerca ha riguardato alcune sostanze naturali particolarmente utili all’organismo. Molto interessante è stata la classifica sulle spezie più ricche di antiossidanti. Al primo posto abbiamo trovato i chiodi di garofano (Syzygium aromaticum). Ricchi di polifenoli, oltre che di antiossidanti, i chiodi di garofano hanno il grande merito di frenare l’azione dei radicali liberi, rallentando così il processo di invecchiamento.

Lo studio è partito dall’analisi degli oli essenziali derivati dalle spezie tipiche della dieta mediterranea: dall’origano al timo, dal rosmarino alla salvia. Ma ad aver vinto con un ampio margine di vantaggio sarebbero stati proprio i chiodi di garofano, che hanno avuto il massimo punteggio riguardo alle 5 principali proprietà antiossidanti. Tale spezia sarebbe anche particolarmente indicata come alternativa ai conservanti aggiunti agli alimenti, grazie alla sua capacità di contrastare l’ossidazione dei grassi, il meccanismo chiave che porta al deterioramento degli alimenti.

Ecco cosa ha riferito la Professoressa Fernandez-Lopez al Daily Telegraph: “L’ossidazione dei lipidi è uno dei motivi principali del deterioramento degli alimenti, e causa una riduzione significativa del loro valore nutrizionale, così come la perdita del gusto. Per evitare tali alterazioni, l’industria alimentare utilizza gli antiossidanti sintetici nei suoi prodotti. Tuttavia, poiché questi sono composti chimici, sono state sollevate tante questioni sulla loro potenziale tossicità“.

Ecco trovata la soluzione, Cosa c’è di meglio di un conservante naturale?

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.