influenza stagionale si combatte a tavola

L’influenza, quella stagionale, si previene a tavola

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In tempi in cui ogni starnuto o colpo di tosse è visto come un attentato terroristico alla propria salute, a causa dell’influenza A/H1N1, bisogna ricordare che sta per arrivare la normale influenza di stagione (che in genere miete molte più vittime di quanto la H1N1 farà mai) e non dobbiamo farci trovare impreparati.

Uno dei metodi per prevenire l’odiosa influenza è una sana alimentazione che si basa su alcuni alimenti fondamentali per costruirci una invalicabile corazza contro gli agenti patogeni.

Prima di tutto bisogna fare una grande scorta di vitamine, e non solo della vitamina C, come tutti pensiamo, che troviamo negli agrumi, kiwi, patate, prezzemolo, cavolo rosso, frutti di bosco e quasi tutta la frutta fresca. Dobbiamo assumere anche la vitamina A presente nei vegetali verdi e rosso-arancioni, quindi carote, zucca, spinaci, broccoletti; la vitamina B che si trova nei cereali integrali, in fagioli e lenticchie, noci e nocciole e nel pesce; la vitamina E, forse la più importante in questo contesto perché è immunoprotettiva, che possiamo trovare nel sesamo, nell’olio di mais e nelle germe di grano.

Altra scorta bisogna farla di aglio, cipolla, scalogno e porro che sono tutte piante ricche di sostanze solforate, che proteggono le vie respiratorie per mezzo della ventilazione polmonare. In particolare, l’aglio in associazione con la vitamina C, è un eccellente battericida e virucida, oltre che decongestionante delle vie respiratorie e fluidificante. La cipolla cruda fornisce un pieno di sostanze antisettiche e antibiotiche.

Ma attenzione, questo tipo di alimenti non potrebbe tener lontani solo i virus!

Gli esperti, inoltre, consigliano l’assunzione di funghi medicinali, particolarmente utili per la loro azione di immunomodulazione. In altre parole, sono in grado di regolare le difese immunitarie. Con l’arrivo dell’inverno, per garantirsi una buona copertura immunitaria, bisogna assumere qualche pezzetto di fungo al giorno, aggiunto alle pietanze abituali, per 2 o 3 mesi. Questo tipo di funghi non è molto noto, si compra in farmacia o in erboristeria. Ne esistono diverse varietà: uno dei più noti è lo shiitake, che dona vigore e vitalità e serve ad abbassare anche il colesterolo (cosa sempre utile). C’è poi il maitake, immunostimolante che abbassa la glicemia e il colesterolo e il reishi, un efficace antifatica.

E non scordiamoci dei minerali: ferro (latte e latticini, uova, pesce, mandorle, legumi), zinco (cereali integrali, aringhe, legumi), rame (molluschi, pesci, nocciole, funghi), selenio (lievito di birra, salmone, tonno, acciughe, pomodori, broccoli), magnesio (cereali integrali, legumi, fichi, crostacei), calcio (latte e yogurt, formaggi, avena, pesce azzurro), iodio (uovo, baccalà, fagiolini, ananas fresco, vitello).

Se poi avete la gola secca dopo tutto questo cibo, come bevanda non poteva mancare il tè verde, “rimedio anti tutti i mali” (è un antivirale, antitumorale, antiossidante, antinfluenzale), che si ottiene arrotolando ed essiccando le foglioline giovani del tè, impedendo la fermentazione e l’ossidazione del tannino.

A questo punto, se vi è venuto un certo languorino e volete sperimentare una nuova ricetta adatta all’autunno, vi proponiamo gli spaghetti con shiitake e noci.

Lazzaro Langellotti

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