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Freddo, il vademecum del Ministero della Salute

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Il grande freddo di questi giorni è una minaccia per la nostra salute. Ed è per questo motivo che il Ministero della Salute, sul suo sito ha pubblicato un vademecum su come combattere il freddo e sui danni che può provocare sul nostro corpo.

Le categorie che soffrono di più a causa del freddo sono anziani, bambini, ammalati cronici e senza tetto. Tra le patologie, il Ministero evidenzia geloni, congelamento e ipotermia, ma anche lesioni gravi che possono portare anche alla morte, e si verificano quando la temperatura scende al di sotto di –5°C. Vi è poi l’aggravarsi di patologie croniche, soprattutto cardiopatie e broncopatie. Ma nella categoria dei rischi per la salute, vanno considerati anche gli incidenti domestici, causati da un cattivo funzionamento degli impianti di riscadamento.

Ecco allora alcuni consigli della Direzione generale della Prevenzione sanitaria – CCM per prevenire, quando si può, questi disagi.

In casa. Molto importante è regolare adeguatamente la temperatura degli ambienti interni, evitando che l’aria diventi eccessivamente secca, soprattutto se vi abitano persone affette da malattie respiratorie e asma. Bastano semplici contenitori d’acqua appoggiati sui radiatori. È altrettanto importante evitare eventuali dispersioni di calore, chiudendo bene porte e finestre. Un altro consiglio è quello di mantenersi in contatto con le persone anziane per verificare se abbiano a loro disposizione riserve di alimenti e medicine. Infine, per evitare incidenti domestici, occorre controllare lo stato dell’impianto di riscaldamento sia elettrico che a gas, oppure quello delle stufe o della canna fumaria se avete in casa il camino.

Fuori casa. Il Ministero consiglia di uscire solo nelle ore meno fredde della giornata, evitando le prime ore del mattino o quelle serali, soprattutto le persone anziane o sofferenti di malattie cardiovascolari o respiratorie. Inoltre, è opportuno segnalare ai servizi sociali eventuali situazioni di bisogno e la presenza di senza tetto.

Abbigliamento. Copriamoci. Mettiamoci addosso indumenti adatti alle basse temperature esterne, e non dimentichiamo cappotto, sciarpa, guanti e cappello. Proteggiamo anche le labbra con il burrocacao e le mani con una buona crema idratante per le mani.

Attività fisica. Tempo permettendo, continuiamo a praticare attività fisica regolarmente. Molto utile una bella passeggiata, ma senza sforzarsi eccessivamente.

In auto. Prendere l’auto solo se necessario, soprattutto in caso di ghiaccio e/o neve. Se è assolutamente necessario spostarsi in automobile, meglio portare con sé alimenti e acqua a sufficienza, coperte, abiti caldi, le medicine che si prendono abitualmente. Inoltre, prima di mettersi in viaggio, è buona norma informarsi sulle condizioni meteo e sulla viabilità. Non dimentichiamo le catene.

In montagna. Se è previsto l’arrivo di aria fredda, è meglio evitare di fare escursioni in alta quota, senza attrezzature e indumenti adatti. In montagna il tempo, specie al disopra dei 1500 mt., può cambiare in brevissimo tempo, con forti sbalzi delle temperatura.

Alimentazione. Anche la tavola aiuta a combattere il freddo. E allora meglio assumere pasti e bevande calde, avere un alimentazione equilibrata, bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, che siano bevande calde o anche spremute d’arancia. Preferire frutta e verdure, in particolare gli alimenti che contengono beta carotene, precursore della vitamina A (carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni), in grado di stimolare le difese immunitarie, e anche gli alimenti contenenti vitamina E (mandorle, nocciole, olio extravergine d’oliva). Ma non dimentichiamola pasta con i legumi e le verdure, che fornisce sia energia e carboidrati che fibre. In controtendenza, evitare le bevande alcoliche, perché possono causare una eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l’insorgere di ipotermia.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.